Carnovale Alessandra - Asfalto spumante
Le collane e il catalogo > Poesia
Libro in uscita il 20 ottobre 2024
PER AQUISTI IN PREVENDITA SCONTO DEL 20%
SPEDIZIONE A MEZZO POSTE ITALIANE AL COSTO DI € 3,20
PER ACQUISTI SUPERIORI A € 25,00 SPEDIZIONE GRATUITA IN TUTTA ITALIA (PLICO RACCOMANDATO)
ISBN 979-12-80357-49-6
prezzo di copertina: € 12,00
pag. 88
POESIA
Alessandra Carnovale
ISBN 979-12-80357-49-6
ISBN 979-12-80357-49-6
Attualmente non disponibile.
9.60 €(IVA incl.)
12.00 €
Aggiungi
Nella prima poesia di Alessandra Carnovale leggiamo: la “vita
activa” è una forzatura / per la mia natura. È forse una presentazione che fa
per noi l’autrice? Dovremo scorrere il testo per capirlo, per comprendere il
taglio dato alla raccolta, che comincia con la prima parte: Galleria.
Si procede con un dialogo con il sentimento della gioia, quali
sono i momenti in cui essa va a cercare l’autrice: “Quando timbro in entrata /
si allontana risentita”. E poi: “per discrezione, preferisce / quando siamo
sole”. È nell’intimità che ritroviamo noi stessi, eccolo che spunta il
raccoglimento in antitesi con la “vita activa” come intesa ai nostri
giorni.
Troviamo poi una Carrellata-Galleria (come da titolo) di
donne note, tra cui Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, ma anche Atena o
Demetra, a ciascuna sono espressi dei versi secondo il suo ruolo.
È presente la critica alla società capitalistica: “in una
società così competitiva / occorre affermarsi sempre prima / apprendere già in
fasce / una lingua straniera”.
Nella seconda sezione, dalla poesia “Lui”, c’è una carrellata di
uomini. Giacomo Leopardi parla in prima persona, scelta molto interessante ed
efficace.
Passiamo poi alla seconda parte, Fatigue, con la poesia
d’apertura, In cammino, la critica alla società occidentale si fa più
marcata e spumeggiante, vengono tratteggiati i momenti dello smartworking e
quelli del badge da uso quotidiano. Assistiamo a sonni scossi perché Morfeo è
impressionato dai ritmi a trazione nevrotica delle metropoli.
La raccolta si chiude con Roma ‒ metropoli per l’appunto ‒ traffico che soffoca, città dal sapore d’asfalto.
Per finire torniamo all’inizio, citando l’autrice: affannarsi
nel mondo / resta la violenza con cui / mi flagello ogni giorno. Qui c’è lo
spirito del testo, crudo e veritiero. Il sottobosco critico della
superficialità e del capovolgimento dei valori, come a dire: in questo modo
dove vogliamo andare?